Mar 06 Maggio 2014: [CINEKAG] OGRO (Operación Ogro) (Gillo Pontecorvo, 1979)

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Mar 06 Maggio 2014:

[CINEKAG]

OGRO (Operación Ogro)

(Gillo Pontecorvo, 1979)

Inizio ore 20:45

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Ogro (Operación Ogro) è un film drammatico del 1979 diretto da Gillo Pontecorvo. Il film fu proiettato in anteprima all’edizione 1979 della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Il film descrive l’attentato – noto come Operación Ogro, Operazione Orco – del 20 dicembre 1973 a Luis Carrero Blanco da parte dei separatisti baschi dell’ETA. Il piano, concepito dall’organizzazione che lottava per l’indipendenza dei paesi baschi dalla Spagna, fu messo a punto da quattro uomini: Ezarra, il capo, Txabi, Iker e Luken.

Costoro, sotto le finte spoglie di funzionari di banca, si installano a Madrid e studiano il piano, che in un primo tempo prevedeva il rapimento di Carrero Blanco nella chiesa dove si recava a messa tutte le mattine. Tenuto in ostaggio dai rapitori, il governo avrebbe dovuto rilasciare 150 prigionieri politici baschi in cambio della sua liberazione. Il piano cambia quando Carrero Blanco viene designato presidente del consiglio: poiché le misure di sicurezza intorno a lui si erano moltiplicate, si decise di eliminarlo.

«…Al contrario di quello che succedeva ne La battaglia di Algeri; là tutto era corale, qui tutto nasce all’interno di quattro ritratti singoli.» I quattro attentatori, infatti, vengono descritti dal regista intimamente nei loro pensieri e atteggiamenti durante gli otto mesi che precedettero l’attentato: mesi in cui, tra mille difficoltà, scavarono il lungo tunnel sotto la strada su cui sarebbe passato il successore di Francisco Franco e che, pieno di dinamite, esploderà facendo “volare” l’auto dell’ammiraglio in cima a un palazzo. “Ogro”, orco era il soprannome dell’ammiraglio Luis Carrero Blanco, designato come presidente del consiglio e probabile successore di Franco, ormai ottantunenne, alla dittatura.

Pontecorvo ci racconta la formazione politica dei quattro attivisti dell’ETA e la preparazione dell’attentato attenendosi rigidamente alla verità storica. I quattro educati ai valori degli indipendentisti da preti nazionalisti si erano poi divisi sui metodi per raggiungere la libertà politica.

Nel colloquio finale del film si dibatte il tema della violenza politica tra Txabi, che persegue il mito sanguinoso di una perfetta sovranità popolare e che nella Spagna post-franchista continuerà a fare il terrorista in nome della sua fede politica e il suo fraterno amico Ezarra che, pur avendo guidato l’operazione Ogro, crede che la violenza possa essere giustificata solo per opporsi alla violenza della dittatura ma che questa diventa fanatismo quando vi siano gli strumenti politici democratici per combattere, coraggiosamente e pazientemente, per la realizzazione dei propri ideali.

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