…MA PER QUALCUNO IL PROBLEMA È IL KAG

COMUNICATO

…MA PER QUALCUNO IL PROBLEMA È IL KAG

Lovere,  Sabato 24 maggio 2014.

Nel pomeriggio ha  luogo un presidio  antifascista organizzato da diverse realtà autonome camune, partecipato da  istituzioni locali (ANPI e Amministrazione di Lovere) e da centinaia di persone libere, in opposizione ad un  raduno nazifascista che, ogni anno, porta nella cittadina una moltitudine  di esaltati nostalgici del ventennio, autorizzati e legittimati dalla prefettura e dai rappresentanti del governo. Il qualunquismo  di una democrazia che lascia spazio a questi personaggi permette che,  dopo il raduno, questi circolino nel paese a caccia del nemico e che lo  trovino: due ragazzi, ignari di tutto ciò che era successo prima e  colpevoli di portare una cresta, vengono avvicinati da un gruppo di  xenofobi che dopo aver individuato il “diverso” lo seguono e lo pestano.

Quei due ragazzi venivano appositamente da Treviso per partecipare a una giornata  di musica, compagnia e libertà, una delle tante che da sempre hanno luogo al KAG di Pisogne e che stava avvenendo in concomitanza con gli  eventi di Lovere, a pochi chilometri di distanza. A loro va la nostra più completa solidarietà, già  espressa di persona ai diretti interessati, per questo attacco insensato, ad opera di individui che continuano a creare proselitismo tramite violenza gratuita, continua e fine a sè stessa…ma per qualcuno il problema è il KAG.

Al KAG, in questi  anni, sono arrivate persone da tutta Italia e dall’estero: chi per suonare, chi per esporre le proprie creazioni artistiche, chi per parlare, esprimersi, ritrovarsi e godersi una festa. Perché il KAG non è un locale, le persone che vi hanno lavorato l’han fatto gratuitamente, senza fini di lucro e in completa autogestione; i suoi frequentatori non sono semplici clienti: il KAG è anche loro e chiunque può contribuirvi liberamente. Tutto è stato creato dal nulla, costruito da zero e a nostre spese: dal bancone del bar al palco, dall’impianto elettrico-audio-luci alla zona mixer, alla più semplice manutenzione del locale. In perfetto stile DIY (DO IT YOURSELF = fattelo da solo). Siamo fieri del giro che si è creato attorno a questo posto e dell’eco che un piccolo spazio autogestito della Valcamonica ha potuto ottenere, ma soprattuto dell’umanità, dell’amicizia e del sostegno di tante persone che se non fosse stato per il KAG non avremmo potuto conoscere.

Tuttavia è da mesi che lo stabile viene danneggiato da dei codardi che, dopo numerose ronde di perlustrazione, approfittando dei momenti di chiusura del centro, prima hanno arrecato danno alle auto parcheggiate nel piazzale, rompendo numerosi (circa 15) tergicristalli e in seguito, hanno lanciato bottiglie di vetro piene di vernice gialla contro la porta principale e gli spazi esterni. In un’altra occasione, le bottiglie di vernice hanno colpito il parabrezza del furgone di un gruppo polacco. I ragazzi si sono dimostrati superiori ai fatti, continuando il loro tour europeo e portandosi con sé un bel ricordo del posto (ringraziando il diluente). Per non parlare dei numerosi tentativi recenti di siliconare la serratura, sparandoci anche dei chiodi dentro, nella vana speranza di impedirne l’accesso…ma per  qualcuno il problema è il KAG.

Finora abbiamo  scelto la via del silenzio, proprio per differenziarci da un certo tipo di azioni vili e infami e per non creare allarmismo: ma ora è arrivato il momento di venire allo scoperto! Abbiamo difeso da questi personaggi il  posto e le idee che abbiamo cercato di portare avanti e che non abbiamo intenzione di accantonare. Il KAG ora è di tutti e di tutte, non  solo dei Pisognesi. Qualunque cosa accada non vogliamo perderlo perchè non esistono spazi di libertà simili in Val Camonica; perché basta entrarci e parlare con le persone che lo frequentano, per rendersi conto di quanto ce lo siamo meritati.

Ora ci conteremo.

Qualunque cosa accada non fermeremo i nostri cuori.

 

Kapannone Autogestito Pisogne

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